
'L'avvento dell'agricoltura ha portato ad un esponenziale aumento della popolazione umana e dei suoi animali domestici. Le primitive comunità di cacciatori, in appena 10.000 anni, si sono trasformate in sofisticati centri urbani.
Oggi, sono oltre 80 milioni gli ettari si suolo destinati all'agricoltura, all'incirca il 38% della superficie totale (emersa) del pianeta. Ciò ha inevitabilmente modificato il paesaggio, a spese dell'ecosistema naturale, riducendo e frammentando molte aree, ed eliminandone molte altre.
Tutto ciò per avere un adeguato rifornimento di cibo. La conseguenza di quest'invenzione ha dunque facilitato la crescita della specie umana al punto tale da dominare l'intero mondo naturale, dal quale proveniamo.
E' indubbio il vantaggio di non esser costretti a procacciarsi quotidianamente il proprio pasto, tuttavia una delle più rilevanti conseguenze è stato l'aumento della trasmissione di numerose malattie infettive, che oggi emergono e riemergono con regolarità devastante in particolar modo nelle aree tropicali e sub-tropicali. L'agricoltura moderna adopera una quantità elevata di prodotti chimici, e l'utilizzo di sostanze quali pesticidi e fungicidi ha portato alla nascita di nuovi rischi per la salute umana, come certificano gli studi tossicologici ed epidemiologici.
Se non bastasse tutto ciò per allarmarsi, ci si aspetta che nei prossimi cinquant'anni, la popolazione mondiale arriverà a toccare gli 8,6 billioni, richiedendo così 109 ettari (all'incirca le dimensioni del Brasile) in più per essere sfamati, utilizzando le attuali tecnologie disponibili. La quantità di ulteriori terre coltivabili è semplicemente non disponibile.
Senza una strategia alternativa per trattare questo problema il caos andrà a prendere il posto dell'attuale ordine nella maggior parte dei paesi.' Tratto dall' Abstract di 'The Vertical Farm Essay', di Dickson Despommier [fonte] [tradotto da Marco Zerbi]
Riassumendo dunque le constatazioni di Despommier i problemi ai quali è necessario dare un'adeguata risposta sono:
- il boom demografico rilevato nei paesi emergenti
- la conseguente pressione sulla domanda e la produzione di cibo
- la mancanza di terreni adatti a soddisfare questa esigenza
- l'inquinamento ambientale
- il conseguente riscaldamento globale
- una resa meno fruttuosa ,e salubre, dei terreni
Insomma, un circolo di eventi tra loro strettamente concatenati che sembra non offrire buone prospettive alle generazioni future.
Così, ragionando assieme ai propri alunni sul fabbisogno alimentare di una metropoli è emersa la domanda: “Perchè non spostare tutte le operazioni di coltivazione in città, magari in palazzi abbandonati? Sarebbe più facile fare i conti con la domanda di cibo di ogni quartiere di una qualsiasi metropoli”.
Da qui l'idea di proporre il modello 'Vertical Farm', letteralmente 'Coltivazione Verticale', ovvero biotorri autosufficienti, sostitutive del vecchio lavoro dei campi.

'Pyramid Farm' by Eric Ellingsen & Dickson Despommier
I benefici della 'Verical Farm' riassunti in punti fondamentali
- Produzione delle coltivazioni durante l'intero anno; un acro di coltivazione di una VF (Vertical Farm, ndr) equivale a 4-6 o più acri di terreno coltivabile, a seconda del tipo di coltivazione ( ad esempio l'utilizzo di un acro di una VF adibito alla coltivazione di fragole equivale all'utilizzo di 30 acri di terreno coltivabille)
- Nessun problema legato al cattivo tempo, come periodi di siccità, inondazioni, insetti nocivi
- Tutto il cibo coltivato nelle VF cresce in maniera biologica: non necessita infatti di erbicidi, pesticidi o fertilizzanti
- VF elimina il problema dello smaltimento delle acque nere delle coltivazioni odierne, offrendo la possibilità di riciclare l'acqua utilizzata per l'irrigazione
- VF fa si che le terre coltivate possano essere restituite alla natura, ripristinando così l'ecosistema ed i suoi cicli naturali
- VF riduce drasticamente l'incidenza di molte malattie infettive che minacciano le aree agricole
- VF converte le acque nere e grigie in acqua potabile, raccogliendo l'acqua prodotta dai cicli di evapotraspirazione
- VF fornisce energia alla rete attraverso la generazione di metano e il compostaggio delle parti non commestibili delle piante e degli animali
- VF riduce drasticamente l'utilizzo di combustibili fossili, eliminando l'uso di trattori, aratri e spedizioniere
- VF converte spazi urbani abbandonati e dismessi in centri di produzione di cibo
- VF crea attorno ai centri urbani aree sostenibili
- VF crea nuove opportunità di lavoro
- Non possiamo andare sulla Luna, Marte, o oltre se prima non impariamo a coltivare in ambienti chiusi, sulla Terra
- VF potrebbe rivelarsi molto utile per essere integrata in campi profughi
- VF offre la sicurezza di poter misurare in maniera certa i profitti economici per i paesi tropicali e subtropicali del quarto mondo. Inoltre potrebbe ridurre o addirittura la crescita della popolazione se venisse adoperata l'agricoltura urbana come strategia per la produzione sostenibile di cibo
- VF potrebbe ridurre l'incidenza di conflitti armati per il possesso di risorse naturali, come acqua e terre per l'agricoltura.
Un sistema che può apparire avveneristico, tuttavia Despommier assicura che, con i fondi necessari sarebbe possibile realizzare un progetto pilata di Vertical Farm anche subito, garantendo una produzione alimentare a pieno regime nell'arco di 7-10 anni.