venerdì 15 gennaio 2010

archi.efficienza #1


Tra le svariate proposte progettuali in ambito di edilizia residenziale sostenibile è bene ricordare il progetto Casa 100k € firmato dallo studio Mario Cucinella Architects.


L'obiettivo di questo progetto è quello di puntare i riflettori su una parte del mercato edilizio che raramente ha la possibilità di comparire sulle copertine patinate delle riviste di architettura, design, e di altre testate, ovvero l'edilizia residenziale per il ceto medio.
Il nome di Casa 100k € deriva infatti dal primo e fondamentale obiettivo che lo studio MCA si è imposto, un costo basso, che possa rendere facilmente accessibile l'acquisto di un'unità abitativa decisamente dignitosa.

Per perseguire questo scopo si è puntato sulla prefabbricazione leggera, attraverso la quale si può assicurare un notevole abbattimento dei costi, partendo dal trasporto, alla fase di esecuzione in cantiere, ad una futura ed eventuale opera di manutenzione e sostituzione.
E' bene evidenziare che aver optato per la costruzione di abitazioni in maniera prefabbricata ha potuto assecondare un ulteriore aspetto che caratterizza il progetto, ovvero quello della possibilità di personalizzazione da parte del committente. Sfruttando infatti l'aspetto della modularità e della ripetibilità è possibile scegliere diverse tipologie di finitura e di partizioni, oltre alla possibilità di aggregabilità di più spazi, assecondando necessità mutevoli.



Fondamentale è inoltre l'attenzione con la quale i progettisti hanno affrontato la tematica ambientale, prefiggendosi l'obiettivo di assicurare un basso impatto del manufatto.
Per fare questo si partiti dalla convinzione che un'edificio non possa più permettersi di essere 'energivoro', ovvero consumatore di energia, bensì debba diventare esso stesso un produttore di energia.
Attraverso uno studio mirato di strategie energetiche sostenibili per il progetto è stato così possibile assicurare che la Casa 100k € non vada ad aggravare l'attuale bilancio di emissioni di Co2 nell'atosfera, producendo zero Kg di Co2 all'anno.


Per ulteriori e più esaustive informazioni rimando al sito dedicato.
Segnalo un'interessante articolo riguardante questo progetto, pubblicato sull'edizione di Maggio 2009 di Wired.